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Iacopo di Casentino Pittore | |
Codice articolo: 9275 |
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Autore: Giorgio Vasari |
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Editore: N/D |
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Anno di stampa: 1790 |
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Lingua: italiano |
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Prezzo:
€18.00
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Stampa originale, misura:
Il foglio cm 26 x cm 20 ca, la battuta cm 20 x cm 14. Carta vergata. Ottimo lo stato di conservazione. IACOPO DI CASENTINO PITTORE Tratto da: Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, architettori scritte da M. Giorgio Vasari pittore e architetto aretino. Jacopo di Landino, detto anche Jacopo da Pratovecchio, ma più noto come Jacopo del Casentino (Pratovecchio, 1297 circa- 1349 circa), è stato un pittore e miniatore italiano, attivo in Toscana, principalmente a Firenze, tra il 1339 e la metà del secolo. Jacopo, figlio di Cristofaro Landino originario di Pratovecchio, sarebbe stato affidato dal padre al pittore Taddeo Gaddi che lo portò a Firenze. Qui Jacopo realizzò i suoi primi dipinti (alcuni tabernacoli ad affresco) per poi ricevere l'importante commessa di affrescare le volte della chiesa di Orsanmichele con le figure di Profeti e Patriarchi (opere perdute). Sarebbe quindi tornato nel Casentino dove avrebbe lasciato dei dipinti a Poppi; avrebbe poi lavorato ad Arezzo, in particolare nel Duomo vecchio, nella chiesa di San Bartolomeo (un Cristo Morto con la Vergine e San Giovanni Evangelista nella cappella di Santa Maria della Neve), in San Domenico (affreschi della cappella di San Cristofano), in Sant'Agostino (pala d'altare e affreschi con Storie di san Lorenzo nella cappella Nardi), nella Pieve (Storie di san Matteo); infine sovrintese anche alla ricostruzione degli impianti idrici della Fonte Guinizzelli (1354). Alla sua bottega si sarebbero formati Agnolo Gaddi e Spinello Aretino. Sarebbe poi stato ancora a Firenze per realizzare altre opere e sarebbe morto, avanti negli anni, a Pratovecchio. |
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