Prima edizione 1981, misura cm 28 x cm 21, vignette a colori, pagg. 157

CHIAPPORI STORIE D'ITALIA DALLO STATO LIBERALE ALL'ITALIA FASCISTA (1918-1925)
Con un commento di Giordano Bruno Guerri

Si sa, il bersaglio preferito di Chiappori è il potere, l'arroganza del potere. E quale potere è più arrogante, enfatico e risibile di quello fascista? Con un bersaglio cosi' ghiotto e stimolante la satira di Chiappori diventa anche più feroce e geniale del solito. Ma questo non è soltanto un libro satirico: è anche un vero e proprio libro di storia, cosi documentato e scrupoloso che, come dice Giordano Bruno Guerri nella sua introduzione, "alla fine del volume ne sappiamo più di quanto abbiamo imparato a scuola". Mussolini, Vittorio Emanuele III, D'Annunzio, Gramsci, Giolitti, Orlando, Nitti, Turati, Marinetti, Diaz passano per queste coloratissime pagine a raccontarci come e perché è accaduto l'avvenimento più determinante della storia italiana di questo secolo: l'avvento al potere del fascismo, ovvero come è stato possibile che uno stato dalla solida e sperimentata tradizione liberale, con una classe operaia ormai pronta a prendere il potere, si sia lasciato fagocitare nel giro di tre anni da un gruppo di velleitari maneschi. L'agile e brillante commento di Giordano Bruno Guerri è lì a completare e confermare questa storia incredibile sulla quale vale la pena di meditare, dopo aver riso.

Alfredo Chiappori, nato a Lecco nel 1943, collabora a "Panorama", "la Repubblica" e occasionalmente ad altre riviste e giornali. Oltre le Storie d'Italia ha pubblicato presso Feltrinelli Up il sovversivo (1970), Alfreud (1972), Vado l'arresto e torno (1973), Il Belpaese (1973), Padroni & Padrini (1974); inoltre ha pubblicato Cantata in bianco e nero (Mondadori 1980).

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