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La Provincia avvelenata
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La Provincia avvelenata
Codice articolo: 2869
Autore: Salvalaggio
Editore: Euroclub
Anno di stampa: 1982
Lingua: italiano
Prezzo: €2.00 
Number pezzis in packaging:1
Number pezzis in box:1

In 8°, tela rossa con sovraccoperta illustrata, pagine 230

LA PROVINCIA AVVELENATA

Euroclub su licenza Mondadori 1982

Se riprendo in mano questi fogli d'album — «foto di gruppo in provincia» — non riesco a credere che siano trascorsi appena dieci, dodici anni. Ti sfiora un dubbio: anni o secoli? Dunque, riepiloghi: in un'epoca remota, diciamo la metà degli anni Sessanta, questo Paese sembrava una vasta e vitale provincia, capace di slanci ed errori clamorosi. Abbiamo vissuto, forse senza saperlo, una sorta di «nuova frontiera», un «new deal» tra barbarico e balordo, che è stato anche la nostra prima, confusa rivoluzione economico-culturale. Qua e là nascevano le prime gazzette anticonformiste, rozze «enciclopedie» quotidiane che — tra lo sbigottimento di principi e prelati — facevano il verso alle ultime pie dame di San Vincenzo, ai padroni delle ferriere, ai don Rodrigo di Padova e ai don Abbondio di Bergamo. Che strano effetto riprendere in mano questi fogli d'album! Hai la sensazione di come abbia corso il tempo, di come si sia accelerato il ritmo dei mutamenti. In un paio d'anni, ora, ci sono coppie che si uniscono, fanno figli e si sfasciano. Lo stesso avviene, in tutt'altra sfera, per gli uomini politici. Quando facevo il cronista alle prime armi, a New York, i presidenti avevano il «passo lungo», potevano scegliere la rielezione. Penso al mediocre Eisenhower, penso a Nixon... Jimmy Carter, al contrario, si è bruciato nel giro di un biennio... la seconda metà del mandato, era già ridotto un'ombra, una caricatura di se stesso. Tornando a casa nostra, al volto della «provincia avvelenata», confesso che non mi sono accorto di come, piano piano, il veleno penetrasse nei suoi campi e nelle sue strade, nelle cronache e nelle coscienze... Quel veleno, forse, è nato dalle nostre imprevidenze e follie. È nato da piccoli fatti di cronaca che sommandosi l'uno sull'altro, hanno composto un millefoglie di scellerataggini. Ecco perché i personaggi di queste storie, grandi e piccoli, gigioni e comparse, sono ancora tra noi. Un po' più vecchi e potenti, continuano i loro traffici loschi... Tutto questo, goccia dopo goccia, ha messo l'arsenico nel sangue, ha inceppato qualcosa nel cervello e nei muscoli del Paese. Non ho cambiato una parola nei racconti della provincia. «Le foto di gruppo»... sono intatte. Sono le foto della nostra giovinezza. Era l'età del Jazz-con-polenta: vi riconoscete? Potevamo crescere. Forse, siamo solo invecchiati. Nantas Salvataggio

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