Dopo gli insuccessi di Custoza e di Lissa, dove pure nobili prove di valore furono date da parte italiana; dopo la sola vittoria di tutta la Campagna, ottenuta da Garibaldi a Bezzecca i! 21 luglio; dopo il telegramma famoso « Ho ricevuto il dispaccio n. 1073. Obbedisco », con il quale l'Eroe rispon­deva al generale Lamarmora di ottemperare all'ordine di abbandonare per « considerazioni politiche » il Trentino, venne alfine il frutto di una guerra troppo sofferta: l'unione del Veneto e del Mantovano all'Italia, un'unione cui da molti fu dato il significato di un'avvilente « consegna ». Tuttavia, i plebisciti del 21 e 22 ottobre di quell'anno, con 647.246 voti favorevoli contro solo 69 contrari, davano diritto al Re di proclamare, nel riceverne i risultati: « Col giorno d'oggi scompare per sempre dalla Penisola ogni vestigio di dominazione straniera. L'Italia è fatta, se non compiuta: tocca ora agli italiani saperla difendere e farla prospera e grande ».