Nel corso degli anni ho spesso dovuto difendermi in tribunale a causa della forza satirica delle mie vignette. In molte di queste occasioni ho avuto al mio fianco l'avvocato Libero Corso Bovio che, nelle sue appassionate arringhe e nelle nostre conversazioni private, mi ha insegnato l'importanza del diritto, della libertà di ridere e di far ridere: questo libro è dedicato alla sua memoria. Nelle considerazioni sulla satira, il mio difensore partiva sempre dal saggio fondamentale di Henri Bergson, // riso. Saggio sul significato del comico, un libro scolpito nella memoria di più di una generazione. Al saggio del filosofo francese hanno fatto seguito molte altre interpretazioni del fenomeno dell'umorismo (da quella pirandelliana a quelle freudiane), resta però memorabile la frase di Bergson: «Il comico non esiste al di fuori di ciò che è propriamente umano». A proposito del significato del riso e del comico, mi diceva Corso Bovio, pare che fra tutte le specie animali soltanto quella umana sia capace di ridere. Accanto alla rinomata iena ridens, dovremmo dunque affiancare - secondo un'ideale catalogazione alla Linneo - anche Yhomo ridens, che è la specie cui il secondo termine meglio si adatta. Riso e comicità rimandano a un altro concetto essenziale, quello di umorismo. Umorismo deriva etimologicamente da umore, umidità o linfa che corre nel corpo umano e talora dev'essere «scaricata».1° edizione, legatura in cartonato bianco con sovraccoperta illustrata, pagine 309, completamente illustrato a colori .

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