Misura cm 30 x cm 19, tela editoriale con sovraccoperta illustrata, illustrazioni a colori, pagine 116.

ALDO CORTINA

Tra le opere: Belluno Borgo Piave, Otranto, Camogli, Santa Margherita Ligure, Milano, Venezia, la chiesa di Papa Albino Luciani, Portofino, Rapallo, Parigi, ecc...

Ogni spettacolo che si presenta agli occhi dell'uomo, ma specialmente un paesaggio campestre o urbano che si spinga in lontananza e sia illuminato di luce naturale, cioè dovunque diffusa anche se vi sussistano zone d'ombra e zone battute dal sole, è costituito da un'infinità di elementi sui quali l'occhio trascorre velocissimo con un meraviglioso, quanto istantaneo, adattamento della sua focalità: e se si fissa uno qualunque dei suoi elementi, questo assumerà un'intensità quasi perforante mentre tutto quanto lo circonda apparirà come alone, come il ricordo vago ed immediato delle precedenti perlustrazioni visive. Tutto questo è ben noto, corrisponde ad una legge inderogabile della funzione visiva, ma ci dice altresì che qualunque genere di contemplazione è, come l'ascolto della musica, condizionato dal tempo e dalla memoria che nel mondo delle apparenze sensibili, percepite dalla vista, si lega indissolubilmente allo spazio nel suo duplice aspetto di estensione e di profondità. Ogni artista che si proponga di riprodurre la realtà, o meglio, che a questa si ispiri, ha un suo modo di interpretare e di comunicarci questi delicatissimi rapporti tra spazio e tempo, caratterizzandosi alcuni per una lunga, indugiante, meditata analisi del maggior numero possibile delle forme - anche se queste non sono necessariamente riprodotte con metodi analitici, in tutti i particolari, e tendono ad essere restituite in una sintesi che tuttavia presuppone una preventiva, meditata analisi dell'oggetto -, altri invece per una immediata, rapidissima conversione della realtà percepita in fatto figurativo, in opera d'arte.