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Lombardia Saronno caro borgo illustrato 1966
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Lombardia Saronno caro borgo illustrato 1966
Codice articolo: 3349
Autore:
Editore: TOURING CLUB ITALIANO
Anno di stampa: 1988
Lingua: italiana
Prezzo: €15.00 
Number pezzis in packaging:1
Number pezzis in box:1

Misura cm 30x24, in tutta tela rossa con scritte in oro al piatto protetto da sovraccoperta illustrata, stupenda monografia illustrata in bianco/nero, pagine 82, tracce d'uso L'antica Solomno, oggi Saronno, sorse dove il torrente Lura, uscendo dalle ultime degra­danti ondulazioni moreniche, sbocca nella pianura. A differenza delle zone vicine già abitate in tempi più remoti, Saronno si formò tardi, in età romana. Le orme di Roma vi sono rap­presentate dall'ara votiva del I - II secolo d. C. che si trova presso la Chiesa di San Francesco di Saronno, e dai reperti di alcune tombe tardo romane rinvenute nei terreni in Saronno detti Favia. Dalla forma Solomno, ripetuta in diversi documenti fra il settimo e il nono secolo, si passò successivamente a diverse grafie: Solonno nel decimo secolo, Sorogno nel dodicesimo, Serono e poi Sarono nei tempi che seguirono. L'antico borgo venne creato municipio nel 1169. Nel 1301 la Signoria Viscontea concesse a Saronno, prosperosa per i suoi traffici, il privi­legio di un mercato trisettimanale. Gli Umiliati vi ebbero diverse case. Nel 1355 Matteo II Visconti costruì a Saronno una rocca e un palazzo per sua residenza con una cappella ducale. La rocca e le mura del borgo colle quattro porte furono smantellate e distrutte da Galeazzo Visconti, che temeva potessero servire ai suoi nemici. Nel 1471 il duca Galeazzo Maria Sforza infeudò il borgo di Saronno e i suoi territori a favore del fratello Ludovico Maria Sforza, duca di Bari; nel 1491 il duca Ludovico Maria Sforza detto il Moro ne fece donazione alla contessa Cecilia Gallarani ; otto anni dopo Luigi XII Re di Francia, conquistato il Ducato di Milano, concesse il feudo di Saronno a Stefano Castiglioni ; nel 1525 Francesco Maria Sforza lo assegnò a Giovanni Antonio Biglia e i discendenti di questi lo tennero fino a quando la famiglia si estinse. Nei due secoli che seguirono dal principio del millecinquecento alla fine del seicento, Saronno fu in declino. Alle continue spogliazioni per il passaggio di soldatesche straniere si aggiunsero le carestie e le terribili pestilenze. La libera comunità di Saronno diminuita e impoverita finì col perdere i suoi diritti sui dazi e sul mercato. In tempi così tristi e difficili fu iniziato e compiuto il magnifico Santuario della B. V. dei Miracoli.

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