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Il suicidio studiato in sè e nelle sue cagioni
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Il suicidio studiato in sè e nelle sue cagioni
Codice articolo: 1877
Autore: Carlo Maria Curci
Editore: Manuelli Firenze
Anno di stampa: 1876
Lingua: Italiano
Prezzo: €80.00 
Numero di pezzi nell'imballo:1
Numero di pezzi per scatola:1

Volume in 8°, piatti della legatura in brossura editoriale originale salvati ai piatti superiore e posteriore, titoli dorati al dorso. Pagine XII + 124 + [4].

IL SUICIDIO

Opera di Carlo Maria Curci (Napoli 1809 – Firenze, 1891), gesuita, predicatore, filosofo, polemista e teologo italiano. Fondatore della rivista “Civiltà Cattolica”, si oppose fieramente alle tesi favorevoli all’Unità d’Italia propugnate dal Gioberti (1801-1852), salvo poi pubblicare, dopo la presa di Roma nel 1870, diversi scritti a favore del nuovo Stato Italiano, scritti che vennero messi all’Indice e che gli valsero la radiazione dalla Compagnia di Gesù. Vi fu riammesso soltanto a dieci giorni dalla morte. In questa sua opera, l’A. preoccupato dalle statistiche dell’epoca che registravano un sempre crescente numero di suicidi, negli 11 capitoli del volume ne dà un severo giudizio morale, cerca di spiegarne i motivi, cita i giudizi e la tendenza al suicidio di Giacomo Leopardi, e tenta di dimostrare “come dalla sola morale cristiana possano gli uomini essere liberati dal flagello del suicidio”.
 
Prima edizione

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