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Satire di Benedetto Menzini con annotazioni | |
Codice articolo: 0137 |
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Autore: Benedetto Menzini |
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Editore: Tomaso Masi e Comp |
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Anno di stampa: 1788 |
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Lingua: italiana |
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Prezzo:
€130.00
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Numero di pezzi nell'imballo:1 Numero di pezzi per scatola:1 |
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AUTORE: BENEDETTO MENZINI LINGUA: ITALIANO TITOLO: SATIRE DI BENEDETTO MENZINI CON ANNOTAZIONI EDITORE: Si vende in Livorno presso Tom.so Masi e Comp. SOGGETTO: RACCOLTA DI SATIRE ANNO DI NASCITA: Londra (Livorno), 1788 Nota: molto spesso per evitare che fosse rintracciata la tipografia dove si stampavano libri rari, si utilizzavano nomi di città falsi o di pura fantasia. EDIZIONE: Ristampa dell’edizione del 1759 di Leida. DESCRIZIONE: Volume in-sedicesimo piccolo, legatura in mezza pelle con angoli dei piatti in pelle, piatti muti marmorizzati, tasselli con titoli e fregi in oro al dorso, segnalibro in tessuto, ottimo esemplare stampato su carta azzurrina. Pagine: XI + [1] + LXIII + [1] + 306 +[2] Tavola fuori testo con incisione in nero, posta in antiporta, raffigurante Benedetto Menzini, opera di Giovanni Lapi. Frontespizio illustrato con incisione allegorica in nero, opera di Giovanni Lapi. COMMENTO: Interessante opera di Benedetto Menzini (1646-1704) poeta satirico italiano, uno dei fondatori dell’Arcadia; fu professore di eloquenza e Accademico della Crusca. Le sue Satire, pubblicate postume nel 1718, hanno più l’aspetto di un libello diffamatorio che di una vera e propria satira dei costumi della società granducale fiorentina avviata alla decadenza; egli stesso confessava di scrivere “bagnando nel fiele il labbro secco”. Dotato di ingegno vivace e colto, nelle Satire si scaglia contro gli avversari con polemica violenta e a tratti anche volgare, come per esempio nella terza e quinta satira, nelle quali attacca Giovanni Andrea Moniglia, coprendolo sotto il nome del parassita Curculione. Il volume, dedicato al cavaliere Francesco Seratti, è preceduto da una “Vita di Benedetto Menzini…scritta dall’abate Giuseppe Paolucci…” Le note sono tratte dall’edizione del 1759, e il volume è stampato, come era usuale nel Settecento, su carta azzurrina. La scheda del volume è presente in ICCU. |
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