ROTTA DEL CANGURO

GIUSEPPE BISCOSSA è nato a Lu­gano (Svizzera) nel 1920. Dopo una giovinezza avventurosa - soldato, deportato - attraverso l'Europa in guerra, si laureò in lettere a Milano e dal 1947 si dedica protessional-mente ai giornalismo.
E' stato per diciotto anni redattore del quotidia­no ticinese «Giornale del Popolo» ed è ora aita testa d uno dei più diffusi settimanali svizzeri di lingua italia­na, «Il Lavoro» di Lugano. E col­laboratore della Radio della Svizzera Italiana, di giornali, riviste ed agen­zie in Svizzera, Italia e Francia. Agli articoli di fondo, alterna le critiche teatrali e letterarie, le interviste (va­sta eco internazionale ebbero quelle a Adenauer, Willy Brandt ed al Car­dinale Bea) e i «servizi speciali». Nel 1962, in un'apposita istallazione per ricerche di medicina aerospazia­le, e nel 1965, in volo parabolico a 2000 km/h, lu uno dei primi civili, in Europa e nel mondo, a provare di persona gli effetti dell'assenza di gravità.
Ha viaggiato nei cinque con­tinenti, pubblicando poi in vari li­bri usciti in Svizzera e in Italia le sue impressioni di moderno giramon­do attento soprattutto ali umanità delle lontane terre visitate. E' auto­re teatrale e radiofonico, fervido fau­tore d'una modernissima forma di romanticismo. Per una sua comme­dia, la fantasia del futuro «Candida luna...» adattata ai microfoni della Radio della Svizzera Italiana, nel 1950 Renato Simoni scrisse l'unica critica radiofonica della sua vita, de-iinendola «vasta e singolarmente in­teressante opera teatrale., che affer­ma l'ingegno ricco e pensoso dell'au­tore con un tema grande: con vivez­za di pensieri difficili e con una forza di conflitti ideali e materiali ben fuori del comune». Il suo dram­ma «L'ora undecima» ottenne una delle sette segnalazioni su 204 copio­ni presentati al Concorso dell'Istitu­to del Dramma Italiano e del Piccolo Teatro della Città di Milano, nel '53. Ha al suo attivo, oltre ai testi teatra­li ed ai libri di viaggio, opere di cri­tica letteraria, di poesia e per la gio­ventù, nonché monografie su proble­mi gravitazionali, politici, sociali, ci­nematografici, teatrali e di psicologia della civiltà. Ha vinto vari premi di giornalismo e di poesia in Italia e in Svizzera. Nel 1961, la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano gli ha conferito un Premio della Cul­tura. Ha ricevuto, nel 1962 e nel 1966, onorificenze da Presidenti del­la Repubblica Italiana, per la sua attività giornalistica, teatrale e let­teraria. Vive a Massagno, presso Lu­gano.

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