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Il Generale della Rovere
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Il Generale della Rovere
Codice articolo: 2476
Autore: Indro Montanelli
Editore: Rizzoli
Anno di stampa: 1959
Lingua: italiana
Prezzo: €9.00 
Numero di pezzi nell'imballo:1
Numero di pezzi per scatola:1

In 8°, brossura editoriale con sovraccoperta, pagine 120, dedica manoscritta non dell'autore.

IL GENERALE DELLA ROVERE

Questo breve racconto non pretende di essere asso­lutamente vero, sebbene abbia per protagonista un personaggio realmente esistito: il pregiudicato Gio­vanni Bertone, da me conosciuto nel carcere di San Vittore nel 1944 come generale Fortebraccio Della Rovere, fucilato a Fossoli insieme a sessantasette de­tenuti il 12 dicembre di quell'anno. Anche altre figure vere vi s'incontrano: il famoso "dottor Ugo", cui io e parecchi altri dobbiamo la vita; Mike Bongiorno, che fu mio compagno di cella e di cui ritengo superflua la presentazione; il Feld-wehbel Franz; gli agenti di custodia Sapienza, Ce­raso e Tursini. Quanto alla ricostruzione della singolare vicenda che condusse il pregiudicato Bertone a una morte degna del miglior Della Rovere, essa è interamente frutto della inventiva di Sergio Amidei e di Diego Fabbri che insieme a me hanno rielaborato la trama del mio racconto originale per adattarla alle esigenze del film II generale Della Rovere diretto da Roberto Rossellini e interpretato da Vittorio De Sica. Questo piccolo libro non è che la traduzione in termini nar­rativi del cosiddetto "trattamento", su cui la sceneg­giatura si è basata. L'ho scritto cioè come una storia, non come una pagina di Storia. Forse qualche lettore troverà superflua quest'av­vertenza per chiarire intendimenti, che infatti do­vunque altrove sarebbero sottintesi. Purtroppo nel nostro paese essa è necessaria, come dimostrano le infinite e appassionate controversie che il "caso" ha suscitato. Mi si è attribuita, chissà perché, un'inten­zione di dileggio ai martiri di Fossoli e si è chiesto al ministero della Difesa la rimozione dal loro sacrario della salma del traditore che vi giace da quindici anni. Ma fu veramente un traditore, Bertone-Delia Ro­vere? Non lo so. So soltanto che è caduto come co­loro che non lo erano. E so anche che Gesù Cristo non si sentì offeso dalla vicinanza di Barabba. Co­munque, io non intendo giudicare questo polivalente e inquietante personaggio, che forse non seppe nem­meno lui dove e come cessò di essere un avventuriero per diventare un eroe e, scivolato senz'accorgersene nel dramma, non vi si mostrò impari. Ho cercato soltanto di darne una spiegazione. E con la collabo­razione di Sergio Amidei e di Diego Fabbri, spero di esserci riuscito. Indro Montanelli Roma, 31 luglio 1959 in buono stato di conservazione.

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