Volume in 16°(cm. 17 x 11,5 ca.), legatura coeva in cartoncino rosso con sopraccoperta di protezione in carta trasparente, etichetta con il titolo incollata sul dorso, fogli a barbe con larghi margini. Scritta in penna su foglio di guardia volante. Offeso da arrossamento della carta, all'angolo superiore dx su tutto il libro. Pagine: [12] + 15 + XV + [5] + 102 + [2]. Ovale con ritratto inciso in rame da C. Rampoldi, dell’Autore, fuori testo e posto in antiporta. Grande tavola ripiegata (cm. 46 x 40 ca), raffigurante il: “Prospetto analitico del vegetabile”, posta dopo la pag. XV. Tavola incisa in rame, raffigurante il Garofano e le sue parti, posta dopo la tavola precedente.

I MISTERI DI FLORA

L’autore di questo raffinato trattato di floricoltura, S. Germain de Gordes, all’inizio del volume tiene a precisare, “a chi legge”, di avere scritto il libro direttamente in lingua italiana, pur essendo egli francese; spera nella “benevola indulgenza” dei lettori se si discosterà troppo dalla “lingua toscana”. Il trattato è preceduto da un elenco dei librai italiani presso i quali trovare “quest’operetta”. (Sulle due pagine prima del ritratto). Segue una lettera all’Autore dell’Abate Bettinelli, che loda lo stile letterario e l’eleganza dell’edizione, degni delle “vezzose mani” alle quali è dedicata. (Dopo il frontespizio). Segue il proemio, nel quale l’A. afferma che lo studio della Botanica, “scienza piacevole”, è particolarmente indicato per le donne perché le “preserverà dalle distrazioni dannose e dalle frivole occupazioni”; il suo intento è di spiegare questa scienza in modo semplice e dilettevole, illustrando con l’uso di termini semplici “la nascita della pianta, l’espansione della semente, lo sviluppo del fiore”, scusandosi per l’uso di vocaboli tecnici, a volte inevitabile. Segue una lunga dedica “Alla mia***”, una misteriosa persona cara all’A, dalla quale una “disgrazia” e una “nota catastrofe” l’hanno allontanato. Lo studio della Botanica ha dato sollievo all’A. che ha deciso di scrivere quest’opera per la sua “dolce amica”, nella speranza di interessarla ai “Misteri di Flora”. Seguono le due tavole con le relative spiegazioni. Dopo le 61 pagine del trattato vero e proprio, contenenti i numeri di 77 note, posti tra parentesi, vi sono, da pag. 63, le “annotazioni a’ Misteri di Flora”, con le spiegazioni delle note.

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