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Don Abbondio e i ragionamenti sinodali di Federigo Borromeo | |
Codice articolo: 2214 |
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Autore: Pietro Tommasini Mattiucci |
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Editore: S. Lapi |
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Anno di stampa: 1904 |
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Lingua: italiana |
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Prezzo:
€62.00
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Number pezzis in packaging:1 Number pezzis in box:1 |
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In 8°, brossura editoriale illustrata protetta da copertina trasparente, pagine 236, leggermente stanco. Don Abbondio e i ragionamenti sinodali di Federigo Borromeo. Don Abbondio, nel darsi allo stato ecclesiastico, aveva ubbidito ai parenti che lo vollero prete, senza pensare gran fatto agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava, sembrandogli che procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, fossero due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Dunque, su ciò nessun dubbio : si fece prete senza averne la vocazione. Ecco il punto nero della sua vita, senza però che egli lo ricordi mai e se ne rammarichi. Invero la mancanza della vocazione spiega la maggior parte dei difetti di don Abbondio. Egli dovette passare, senza dubbio, per i vari gradi ecclesiastici necessari a salire al sacerdozio, senza tuttavia rendersi mai conto della via già percorsa e del fine ultimo cui doveva tendere. " Pulcino negli artigli del falco „ , alle prime parole severe del Borromeo, gli par di sentirsi come " sollevato in una regione sconosciuta, in un'aria che non aveva mai respirata „ ; e ci volle tutta l'eloquenza calda e potente, animata dal più vivo spirito cristiano. |
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