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Manifesto Camerale 1817 allume di feccia | |
Codice articolo: 12656 |
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Autore: Fava |
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Editore: Stamperia Reale Torino |
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Anno di stampa: 1817 |
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Lingua: italiano |
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Prezzo:
€70.00
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Numero di pezzi nell'imballo:1 Numero di pezzi per scatola:1 |
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Manifesto Camerale (1817) Documento stampato su 4 pagine su carta vergellata e filigranata (cm. 29,5 x 19,5 ca), datato 10 aprile 1817 dal titolo: Manifesto Camerale Portante notificanza, che per l’introduzione dell’allume di feccia e della potassa proveniente dall’Estero si dovranno per l’avvenire pagare soldi venti per ciascun rubbo. In data delli 10 aprile 1817 Torino, dalla Stamperia Reale Alla prima pagina del manifesto, sotto al suddetto titolo si trova una grande incisione xilografica dello stemma del Regno di Sardegna, sotto il regno di Vittorio Emanuele I di Savoia, detto il Tenacissimo, (1759-1824), re di Sardegna dal 1802 al 1821. Si tratta di un avviso (manifesto) concernente un settore del commercio (camerale), emesso dalla Regia Camera dei Conti, che introduceva una misura protezionistica a favore dei produttori nazionali di allume di feccia e di potassa. Il testo, stampato alle pp. 3 e 4, notifica e comanda che, per favorire le fabbriche, esistenti in questi Regi Stati, di potassa e di allume di feccia (un residuo che si forma nelle botti del vino e che fornisce per combustione la potassa, nome comune del carbonato di potassio, utilizzato nella fabbricazione di saponi, nell’industria tessile e nella preparazione di sali di potassio), materie prime abbondantissime nel paese, venga stabilito un dritto di Dogana per l’importazione dall’Estero del detto allume di feccia e di potassa, nella misura di soldi venti per cadun rubbo (il rubbo, dall’arabo rub, era un’antica unità di peso in uso in Italia, variabile dagli 8 ai 12 kg). |
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